Equity Crowdfunding

Continua il nostro viaggio alla scoperta del mondo della raccolta fondi su internet. Con questo articolo, dopo esserci approcciati al Social crowdfunding, andiamo alla scoperta della sotto categoria:l’Equity crowdfunding.

In realtà la categoria oggetto di questo articolo, più che essere una categoria generale, è una delle categorie mediante le quali si classificano le campagne in base alla modalità di ricompensa al donatore. Esse sono quattro:
Donation crowdfunding;
Reward crowdfunding;
Lending crowdfunding;
Equity crowdfunding.
Un’ulteriore categoria è quella del Real Estate crowdfunding, in grande crescita anche nel nostro Paese.

A primo impatto questo settore di raccolta potrebbe apparire più “per addetti ai lavori” che interessante per il donatore dell’ultimo minuto. Di certo però, questa categoria è quella più in crescita a livello internazionale.
La domanda è: cosa accoglie di preciso e quali sono le caratteristiche che la differenziano dalle altre famiglie di raccolta fondi su internet?

La crescente difficoltà di accesso al credito da parte delle PMI, ha contribuito allo sviluppo di questo nuovo modello. Il modello equity prevede un finanziamento sotto forma di capitale di rischio al fine di ottenere delle quote di partecipazione nella società.
In Italia, la Consob ha emanato un apposito regolamento nel giugno 2013 che consente a chi ne abbia i requisiti e previa autorizzazione dello stesso organo di vigilanza, di gestire piattaforme di Equity Crowdfunding. Tali piattaforme possono pubblicare le offerte di sottoscrizione dell’investimento, a condizione che gli offerenti rientrino nelle seguenti categorie: Startup innovative, PMI innovative, OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) e società che investono prevalentemente in Startup o PMI innovative.
Equity Crowdfunding in Italia
Il 2017, per l’equity crowdfunding in Italia, si sta dimostrando l’anno del vero decollo, rendendo questa forma di finanza alternativa una risorsa sempre più rilevante per le Startup e le PMI.
Uno studio elaborato da Crowd Advisors, partendo dai dati raccolti dal sito specializzato CrowdfundingBuzz.it, rileva che nel primo semestre del 2017, attraverso le piattaforme italiane di equity crowdfunding, 23 società hanno raccolto 5 milioni di euro, più di quanto raccolto in tutto il 2016 (€4,3 milioni per 19 società finanziate). Questo risultato ha portato la raccolta complessiva, dal 2014, a €12,5 milioni per un totale di 53 imprese finanziate.
“Alla data del 30 giugno 2017 i portali autorizzati in Italia erano 19 come nel giugno 2016 (con alcuni nuovi arrivi e alcuni ritiri) ma le campagne di raccolta all’attivo erano più che raddoppiate, passando da 48 a 109. Alla stessa data erano stati censiti 1.196 investitori.
Il target di raccolta medio è pari a 245.158 euro (in calo rispetto al passato), corrispondente ad una quota del capitale azionario offerta pari al 17,7%. Le 106 imprese che hanno presentato campagne di raccolta fino al 30 giugno sono quasi tutte startup innovative attive in gran parte nelle piattaforme social/sharing (28 casi), nell’ICT (25 casi), nei servizi professionali (14 casi). La finalità della raccolta è legata agli investimenti in marketing (56% dei casi), nella ricerca-sviluppo e innovazione (42%) o nello sviluppo di piattaforme web/app (41%).”
Come partecipare ad una raccolta di Equity crowdfunding: Investitore
Registrandoti ad una delle piattaforme di Equity crowdfunding attive in Italia avrai accesso ad informazioni dettagliate sulle società che hanno organizzato una campagna. Questo ti permetterà di avere accesso alla documentazione relativa alle offerte e ti darà possibilità di interagire con il team della società che ti interessa. Questo per poter elaborare, maniera quanto più informata possibile, le tue scelte di investimento. Nell’ultimo paragrafo una lista delle principali piattaforme italiane

Una volta che il tuo processo di valutazione avrà avuto riscontro positivo, potrai semplicemente effettuare l’investimento mediante la banca di appoggio che avrai immesso durante la registrazione.
In questa fase, potranno essere richiesti degli ulteriori adempimenti dalla banca per rispettare gli obblighi di legge.
Nel corso della campagna, la società offerente ti aggiornerà sul suo andamento. Al raggiungimento del target di raccolta, diventerai socio della società.
Nel caso in cui l’obiettivo di raccolta non venisse raggiunto, generalmente il capitale versato ti verrà restituito (senza costi). Soprattutto per questa fattispecie, si consiglia di studiare approfonditamente tutto il materiale messo a disposizione e di entrare in contatto con i membri del team organizzatore e con la piattaforma stessa.
In caso di successo della campagna, diventerai comproprietario di una società e avrai gli stessi diritti degli altri soci sottoscrittori! La società avrà premura di aggiornarti su eventuali aggiornamenti da parte della stessa finché manterrai la tua quota. Molto spesso le piattaforme di Equity crowdfunding effettuano dei follow-up agli investitori, informandoli di eventuali opportunità di exit che dovessero emergere.

Come partecipare ad una raccolta di Equity crowdfunding: Startup o PMI
Dal 1° gennaio 2017 possono accedere all’equity crowdfunding tutte quelle società definite PMI dall’Unione Europea (numero dipendenti inferiore a 250 e fatturato annuo inferiore o uguale a 50 milioni di Euro oppure totale attivo di bilancio inferiore o uguale a 43 milioni di Euro).
Anche in questo caso è necessario creare un profilo per la tua società ed inserire le informazioni richieste. Caricando materiale dettagliato e chiaro sulla mission, il mercato di riferimento e una bozza di business plan, permetterà di velocizzare la procedura di valutazione da parte del team della piattaforma prescelta.
Infatti non tutti le società iscritte vengono generalmente accettate. Ogni piattaforma ha la propria check-list da controllare e i criteri di valutazione (riguardanti principalmente la marketability e il potenziale successo nel coinvolgimento del target di utenti/clienti prescelto) sono molto restrittivi.

Una volta selezionati, la maggior parte delle piattaforme assiste profondamente il team promotore nelle decisioni strategiche e nelle pratiche obbligatorie che precedono il lancio della campagna. Questa fase cruciale della vita delle società che decidono di intraprendere un passo del genere, può e deve essere sfruttata a pieno dal punto di vista della comunicazione. Non sono rari i casi di società che organizzano eventi, degli spazi di question-answer, confronto diretto con gli investitori e i potenziali consumatori.
La campagna in sé è considerata come il primo test di mercato che le Startup e PMI devono affrontare.
Le principali piattaforme di Equity crowdfunding in Italia
Muum Lab (direttamente dalla Puglia!)
https://www.muumlab.com/
Specializzati nella raccolta di capitale di rischio per il settore Energia, Agroindustria, ICT e Real Estate, prediligendo società a forte vocazione sociale.

Mamacrowd: è la piattaforma di equity crowdfunding di SiamoSoci. Ha raccolto 16 milioni di euro a favore di 160 progetti, costruendo attorno alla sua offerta una community di oltre 18mila utenti, 2mila business angel e più di 3.500 startup candidate.

200 Crowd (già Tip Ventures)

Crowfund-me:Piattaforma aperta sia a società innovative validate sul mercato, che startup in early stage o già in fase più matura.

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